Siamo nel territorio che ha dato i natali al campionissimo Marco Pantani, dove il «Pirata» ha costruito i suoi più grandi successi scalando le più famose salite della Romagna a pochi Km dalla tenuta. Dolci salite tipiche delle zone collinari, ardue salite che a tratti ricordano percorsi alpini, lunghi tratti pianneggianti che solo aree costiere possono offrire. Il vero paradiso per chi adora le due ruote, il tutto a due pedalate da Cà Pelliciano.

Non a caso siamo nel territorio dove si svolge una delle gran fondo più famose al mondo, la «Nove colli», il cui punto di partenza e arrivo è nella vicina Cesenatico e il cui percorso si snoda tra le colline e le valli del Rubicone, dell’Uso e del Marecchia.
Cà Pelliciano è lontano dalla strada asfaltata, alla fine di una strada sterrata solo frequentata da appassionati escursionisti, e dai pochi agricoltori che con passione e dedizione coltivano i campi circostanti, prevalentemente frutteti, vigneti e oliveti. Terreno ideale per escursioni a cavallo, al centro di una tenuta di proprietà, punto di partenza strategico per piccole e grandi camminate nel silenzio assoluto.
La Longiano (Lunzèn in romagnolo) la si raggiunge con una passeggiata tra sentieri e strade strettate, nel silenzio assoluto, immersi nella campagna. Location ideale per rigenerarsi lontano da stress cittadini e ... per perdersi nel verde.
Cà Pelliciano è lontano dalla strada asfaltata, alla fine di una strada sterrata solo frequentata da appassionati escursionisti, e dai pochi agricoltori che con passione e dedizione coltivano i campi circostanti, prevalentemente frutteti, vigneti e oliveti. Terreno ideale per escursioni a cavallo, al centro di una tenuta di proprietà, punto di partenza strategico per piccole e grandi camminate nel silenzio assoluto.

La Longiano (Lunzèn in romagnolo) la si raggiunge con una passeggiata tra sentieri e strade strettate, nel silenzio assoluto, immersi nella campagna. Location ideale per rigenerarsi lontano da stress cittadini e ... per perdersi nel verde.
"... oh! fossi io teco; e perderci nel verde,
e di tra gli olmi, nido alle ghiandaie,
gettarci l'urlo che lungi si perde
dentro il meridïano ozio dell'aie..." (La Romagna di Giovanni Pascoli)